È veramente incredibile come la carenza di rame porti un sacco di problematiche.
Infatti oltre all’anemia cupropenica (in quanto il ferro non può essere utilizzato se non in presenza di rame) esistono anche altri disturbi o patologie spesso non vengono considerate in relazione al rame, come scarsa resistenza ad attacchi batterici o micotici, cardiopatie, complicazioni cardiovascolari, carie dentale, colesterolo alto, acido urico alto, gotta, vampate in menopausa, sindrome post mestruale (legato agli estrogeni), astenia.
Ma non solo: anche gengive sanguinanti, capelli prematuramente bianchi, fragilità capillare, ematomi cutanei frequenti, problemi del collagene.
La carenza di rame inoltre può influenzare anche lo stato d’animo: infatti senza una adeguata quantità potrebbero manifestarsi problemi neurologici in quanto il rame è fondamentale per la normale produzione ed il trofismo della mielina che avvolge la guaina nervosa.
Oltre a questo, senza adeguata scorta di rame, saremo più soggetti a depressione, disturbi bipolari, disturbi maniaco depressivi, depressione, sbalzi d’umore, ansia iperattività soprattutto infantile, panico, schizofrenia, allucinazioni e psicosi. Tutto questo spesso in concomitanza con la carenza di zinco.
Come fare per averne la certezza? Una buona idea potrebbe essere fare un controllo con gli esami ematici oppure prendere in considerazione il mineralogramma del capello che è veramente eccezionale, in quanto non solo ci rivela come stiamo “dentro” ma in base ai risultati trovati ci propone anche dei prodotti ad hoc.
Di seguito il link che lo descrive: http://metamedicina.altervista.org/test-mineralogramma-del-capello/
E poi, una volta scoperta la carenza, che prodotti usare? Io personalmente uso il Rame oligoelementi (della Labcatal ad esempio, 1 dose sublinguale 3 o 4 volte la settimana) oppure il Rame Gheos che è in forma ponderale (1 compressina con la cena).
BUona vita
