Vento che secca la pelle ed innervosisce

A Trieste c’è spesso la bora: c’è chi la ama, chi la detesta, chi la sopporta.

Vi lascio due consigli per farvi fronte (sia alla Bora che a qualunque altro vento ovviamente):

1) Il vento asciuga il corpo, la pelle, e riscalda il fegato (in medicina cinese): quindi provate a ungere il vostro corpo e vedrete che funziona alla grande! Mescolate a 100 ml di olio vegetale un po’ di oli essenziali (da 10 a 50 gocce) e stendetelo su tutto il corpo prima di dormire (magari indossando un vecchio pigiama). Allo stesso modo ungetevi al mattino appena alzati, rimettetevi il pigiama e fate le vostre cose: al momento di vestirvi l’olio in più se ne sarà andato lasciandovi la pelle morbida e a prova di qualunque vento, Bora compresa. Inoltre il sistema è anche ottimo per il freddo, in quanto fornisce uno strato protettivo.

2) Se il vento vi innervosisce, prendete un rimedio per il fegato: dal più semplice estratto fluido (o tintura madre) di carciofo e cardo mariano (50 gocce x 3 volte al dì in poca acqua) al rimedio più ricercato di qualche ditta conosciuta venduta in farmacia, parafarmacia o erboristeria. L’importante è sostenere questo organo che in caso di vento può andare in tilt.

Pubblicato da Susanna

Naturopata, Consulente ed animatrice di Metamedicina, aromatologa, floriterapeuta, numerologa, scrittrice.

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