Transurfing: cosa si trova dall’altra parte dello specchio?

“Potete usare alcune tecniche o sceglierne solo una. Il criterio di scelta è semplice: dev’essere preferibile quella tecnica che vi piace di più e che, secondo voi, vi riesce meglio……e per non rompervi la testa alle ricerca del giusto mezzo, prendete come regola questo principio: è giusto così come vi riesce.” Vadim Zeland, Le regole dello specchio

Il Transurfing è uno strumento di crescita personale, un modo per liberarci dalle nostre convinzioni ed equazioni in cui siamo intrappolati fin dall’infanzia.
Vadim Zeland autore di questa straordinaria opera letteraria, che è suddivisa in più volumi, ci porta a comprendere che uno degli aspetti più importanti è quello che ciò vediamo fuori è solo il riflesso di quello che abbiamo dentro.

Zeland

Al di là dello specchio si trova lo spazio delle varianti, un settore, una struttura che definisce tutto ciò’ che potrebbe avvenire nel nostro mondo. Una variante è un settore dello spazio che definisce cosa deve avvenire in un determinato caso e come ciò apparirà’.
Esso conserva le informazioni sugli eventi e sui modi della loro manifestazione nel mondo materiale. Il numero delle diverse possibilità’ potenziali è infinito. In questo modo, lo specchio suddivide il mondo in due metà una reale e l’altra immaginaria.

Se si accetta l’ipotesi dell’esistenza contemporanea di due aspetti della realtà’, uno fisico e l’altro metafisico, il quadro del mondo si chiarisce ancora di più’.
In particolare in quella metafisica sono espresse tutte le possibili varianti della realtà in termini di possibilità. Noi pensiamo che il futuro sia lineare e non programmabile, invece nella infinita rete di possibilità, il transurfing ti permette di selezionare le possibilità che tu desideri connettendoti ad una determinata frequenza vibratoria.

Quando sulla superficie dello specchio questo due aspetti si toccano, compaiono fenomeni che si è soliti riferire ail momento inspiegabili.
In un certo senso viviamo sulla superficie di un enorme specchio, da una parte del quale si trova l’universo materiale e dall’altra si estende l’ infinità dello spazio delle varianti.
Per trasformare il desiderato in realtà’, occorre che l’immagine, da una parte dello specchio, coincida secondo determinati parametri con l’altra parte dello specchio.

“L’anima e la ragione, come le due manifestazione della realtà, l’una metafisica e l’altra materiale, si incontrano in un punto e il pensiero-forma si incarna nella realtà: ne viene fuori che si finisce sempre per ottenere quello che fortemente non si accetta. “Vadim Zeland

Pubblicato da Paolo

Consulente ed animatore del seminario LME presso la scuola di Metamedicina di Claudia Rainville.

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