Scopriti nuovo e vivi la vita

Diceva il mio insegnate di Spagyria che “Fare il cane è semplice. Fare il gatto è semplice. Fare cane e gatto è complicato.”
E gli uomini sono cane e gatto, sono composti cioè da più facce, più parti contrastanti che a volte fanno pugni fra di loro. Un po’ come cane e gatto appunto.
In questo sono perfettamente d’accordo: studiando la Numerologia ho scoperto che molte persone hanno nella loro carta numerologica dei numeri contrastanti, che li costringe a fare a pugni con sé stessi: “Vorrei tutto in ordine (n, 4) ma non ne ho proprio voglia (n.5)” oppure “Vorrei tanto aiutare gli altri (n.9) … ma tanto poi nessuno mi dice grazie, a che serve, sono tutti ingrati” (n.8).

Quindi potremo dire che ognuno di noi ha molteplici facce, alcune belle ed alcune brutte, ma più che brutte potremo dire “socialmente non corrette”. Ma queste parti “brutte”, scomode che esistono dentro di noi, in realtà sono parti di noi che non conosciamo abbastanza o parti di noi che abbiamo sotterrato nel nostro sgabuzzino personale per farci accettare in questo mondo stereotipato.
E queste parti scomode, prima o poi escono e si fanno sentire, magari con pensieri e desideri inconfessabili che lasciano sbigottiti noi per primi, noi che vorremmo essere buoni, bravi, insomma perfetti.

Allora un buon esercizio per prevenire o curare questi stati di confusione, potrebbe essere di scoprirsi nuovi, un gioco che saltuariamente faccio quando la mia vita entra nella confusione o quando voglio giocare con me stessa.

Immagino di non avere storia, di non avere passato, di essere cioè senza identità, nuova di zecca, appena nata. E scendo nella vita di tutti i giorni, al lavoro, per strada, in casa, con occhi nuovi, guardando tutto come se per gioco, fosse la prima volta che lo vedessi.
E mi ascolto, mi scopro nell’intimo.
Senza giudizio, senza aspettative, semplicemente mi osservo vivere.

E improvvisamente mi scopro tesa, nervosa, preoccupata, o anche felice, divertita, e mi metto a ridere, sconvolgendo le persone che mi circondano.
Accolgo quindi qualunque emozione o sentimento arrivi, senza etichettarlo, senza etichettare me stessa. Perché è quello che facciamo ogni giorno: ci giudichiamo senza interruzioni. Sono grassa, sono invecchiata, sono vestita male, cammino troppo veloce, non ho aiutato quella persona, sembro ridicola, sono ridicola, cosa penseranno di me, eccetera. Vi è familiare questa tiritera mentale? E questa litania diventa la colonna sonora della nostra vita, non ci molla mai, non ci da tregua.

Allora se per una volta mi metto in gioco, mi permetto di vivere per diletto un’ora fuori dalla mia vita, volandoci sopra, per vederla meglio, per osservarla con amore, forse potrò scorgere tutto questo, e cambiarlo se sarà mio desiderio, o forse anche lasciarlo uguale.

Questo gioco è ancora più coinvolgente se fatto in due, in quanto entra in scena una dimensione in più, aggiuntiva, quella cioè del pubblico: non è più un’immagine della mia mente, un’elucubrazione, ma scivolo nella convinzione che sia realtà. Se avete la possibilità di inscenare con il vostro partner una storia nuova, nella quale siete de persone diverse, che non si sono mai conosciute, e che iniziano a piacersi, a corteggiarsi, escono alla luce parti nuove di voi, che esistevano già, senza contare l’eros rinnovato, che esce fluido e che vivifica il rapporto, a maggior ragione se è un rapporto di vecchia data.

La noia è la morte dell’eros, e senza eros una coppia prima o poi si raffredda.
Ma, coppia a parte, anche la nostra vita senza eros, senza quel pizzico di “non so chè”, è noiosa, piatta, sempre uguale. La noia è una delle principali cause di depressione, scoraggiamento, infelicità, disistima, scarsa intraprendenza.
Come dire che senza Eros la vita non è paradiso ma purgatorio.
Buon divertimento!

Pubblicato da Susanna

Naturopata, Consulente ed animatrice di Metamedicina, aromatologa, floriterapeuta, numerologa, scrittrice.

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