Prepararsi all’inverno

La preparazione all’inverno potrebbe riassumersi in una sola frase: “bloccare la proliferazione di radicali liberi”. I radicali liberi sono prodotti di “scarto” che si formano naturalmente all’interno delle cellule del corpo quando l’ossigeno viene utilizzato nei processi metabolici per produrre energia (ossidazione), e sono utilissimi se presenti in quantità minima, per l’eliminazione dei germi e nella difesa dai batteri.
Essendo molecole particolarmente instabili (in quanto possiedono un solo elettrone anziché due) sono portati a ricercare un equilibrio appropriandosi dell’elettrone delle altre molecole con le quali vengono a contatto; molecole che diventano instabili a loro volta, partendo alla ricerca di un altro elettrone e così via, innescando un meccanismo di instabilità a “catena”. Questa serie di reazioni può essere ridimensionata o arrestata solo dalla presenza dei famosi antiossidanti.

L’azione continua dei radicali liberi si evidenzia soprattutto nel precoce invecchiamento delle cellule e nell’insorgere di varie patologie gravi come cancro, malattie dell’apparato cardiovascolare, diabete, sclerosi multipla, artrite reumatoide, enfisema polmonare, cataratta, morbo di Parkinson e Alzheimer, dermatiti, ecc.

Quali sono le situazioni che scatenano i radicali liberi?
L’inverno certamente, ma anche stress, prodotti di scarto del metabolismo, le diete troppo ricche di proteine e di grassi animali, gli alimenti intolleranti, fumo, alcol, farmaci, prodotti chimici tossici (naftalina, candeggina), radiazioni, raggi ultravioletti come quelli solari, pesticidi, conservanti, esercizi fisici estremamente faticosi, e molti altri ancora.

Quali sono i principali antiossidanti?
Vitamine come la A, la C e la E; pigmenti vegetali come polifenoli, bioflavonoidi; micronutrienti ed enzimi come selenio, rame, zinco, glutatione, coenzima Q10, melatonina, acido urico, ecc.. Vediamone assieme i principali.

Sintomi da carenza di vit. A: influenza, raffreddore cronico, infiammazioni ricorrenti, otiti ricorrenti (occhi, naso, orecchie, gola), astenia, pelle rugosa, orzaioli, ecc.. L’inverno può sembrare meno freddo con l’integrazione di vitamina A e può spiegare perché i bambini crescano più d’estate che d’inverno: ciò perché d’inverno viene spesa per avere meno freddo. La salute delle gengive dipende dalla vitamina A, ma anche le nostre ossa. Attenzione: è stato riscontrato che la vitamina A non viene assimilata dagli ipotiroidei, dai malati di diabete mellito, e da chi ha disfunzioni a livello di fegato e mucosa intestinale.

Sintomi da carenza di vit. C: emorragie, ecchimosi, bronchiti, maggior predisposizione di avvelenamento dall’ambiente e dai medicinali, problemi al cervello, problemi al sistema nervoso (confusione, disattenzione, schizofrenia), ictus ed infarti causati da coaguli, articolazioni sensibili, ferite aperte, gengive gonfie e sanguinanti, denti molli con perdita di otturazioni, capelli opachi e fragili, stress, degenerazione del cuore, ecc.

Sintomi da carenza di vit. E: mestruazioni dolorose, arteriosclerosi, tendenza all’anemia, infertilità, pelle. Attenzione: aumenta la pressione negli ipertesi e nelle persone predisposte, e per questo motivo andrebbe assunta sotto controllo.

Sintomi di carenza di Selenio: invecchiamento precoce, ritardo mentale, problemi alla vista, disordini nervosi, cataratta, ritardo nella crescita, infertilità, necrosi del fegato e distrofia muscolare, problemi di pressione. Livelli troppo bassi di selenio sono stati associati a leucemia, cancro alla vescica ed al colon, tumore al seno e alle ovaie, alla prostata, alla pelle, e ai polmoni. Carenza di selenio associata a carenza di vitamina E è stata associata a tumori fatali.

Quindi in pratica, cosa dobbiamo fare per arrivare preparati all’inverno?
Per prima cosa, per assimilare i nutrienti, dobbiamo ripristinare la nostra flora batterica, precedentemente distrutta da intolleranze, combinazioni alimentari scorrette, medicinali, alimenti spazzatura. Una volta sistemate le pareti intestinali, ripristinare le scorte di vitamine A, C ed E, ed infine procurarsi una buona fonte di zolfo per ricostruire i tessuto del corpo danneggiati.

VERSIONE ECONOMICA. La flora intestinale la si può ripristinare togliendo gli alimenti intolleranti, e facendo una cura di aceto di MIELE per almeno un mese: un cucchiaio in mezzo bicchiere di acqua prima dei tre pasti principali. L’aceto di MIELE lo si trova nei negozi di alimentazione biologica.
L’olio di fegato di merluzzo è ottimo in quanto contiene sia vitamina A che E: due cucchiai per due/tre volte al giorno. Abbinare ad uno/due litri di tisana di rosa canina bio, per l’assunzione di vitamina C. Lo zolfo lo si trova nella cipolla e nell’aglio: quindi non dovrebbe mai mancare nel mese di cura, una buona minestra di cipolle ed aglio, che oltretutto è molto gustosa (cucinare 2 cipolle in un pentolino d’acqua finchè si cuociono ben bene: frullare il tutto e servire con crostoni di pane bio).

VERSIONE NORMALE. Esistono ottimi integratori singoli di A, C, E, come per esempio quelli della Naturalpoint (da ordinare in farmacia), quelli della Body Spring, ma anche le eventuali marche che la vostra erboristeria o negozio di fiducia vi consiglia.
Dosaggi: vitamina A 10.000/15.000 UI (1 capsula, 3 volte al giorno tranne il sabato e la domenica per permettere al fegato di riposarsi), vitamina E 400 UI di alfa-tocoferolo (2 capsule, 3 volte al giorno), vitamina C 500 mg con bioflavonoidi (1 capsula tre volte al giorno).

Per la flora intestinale, ottimo il Florix Spore Naturalpoint, preparato per superare le barriere gastrica, altrimenti il prodotto non passa la valvola ileo-cecale. In alternativa si può usare anche il succo di Aloe Vera, un bicchiere a digiuno ogni mattina. Una volta terminata la cura di uno/due mesi, sarebbe buona cosa assumere per 15 giorni al mese durante tutto l’inverno, ADR Stenovit (Guna), un ottimo mix di antiossidanti. Lo zolfo lo si trova nel MSM della Naturalpoint, o in altri prodotti analoghi. Tutti gli integratori vanno assunti preferibilmente un attimo prima del pasto.

Dove troviamo queste vitamine negli alimenti?
Vitamina A (vegetali giallo, arancio e nella clorofilla), vitamina C (crescione, arance, kiwi, rosa canina), vitamina E (semi interi e CRUDI, broccoli e cavolfiore, olio spremuti a freddo, uova, pollame, pesce), Selenio (cereali integrali crudi, lievito di birra, pesci e frutti di mare, noci brasiliane, broccoli, cavoli, cetrioli, ravanelli, aglio, cipolle, melassa).

Un ottimo consiglio rimane tuttavia alimentarsi in maniera equilibrata con una dieta ricca di verdure, frutta e fibre, preferibilmente evitando latte e latticini, carne e salumi. Infatti latticini e carne contengono residui di antibiotici, che indeboliscono il nostro sistema immunitario. Non dimentichiamo per ultimo, che frutta/verdura/cereali per avere un quantitativo minimo di vitamine, deve essere necessariamente biologico.

Per concludere, vi lascio un’idea approssimativa per un buon menù: l’importante è che poi lo adeguiate alle vostre esigenze familiari.
Colazione: abbondante frutta di stagione, seguita dopo 15 minuti dalla colazione vera e propria con cereali, marmellate, fiocchi, muesli, torte, ecc.
Pranzo: un ottimo antipasto di verdura cruda abbondante, seguito da un piatto proteico, cercando di privilegiare legumi, soia e pesce piccolo di mare profondo.
Cena: Sempre l’antipasto di verdure crude seguito da una pastasciutta integrale alla zucca, o al pesto; un buon piatto è anche l’orzotto, o i semolini di cereali integrali.

Apparso sulla rivista Konrad nel mese di settembre 2002

Pubblicato da Susanna

Naturopata, Consulente ed animatrice di Metamedicina, aromatologa, floriterapeuta, numerologa, scrittrice.

4 Risposte a “Prepararsi all’inverno”

  1. Buongiorno volevo sapere se la stessa cura può essere adatta anche a bambini e da che eta’. In quale dosaggio? Io pensavo di abbinare:
    Florix Spore + perle di olio di fegato di merluzzo (1 al gg) + fiala rame e manganese (a gg alterni). Può andar bene per le mie figlie di 5 e 7 anni?
    Volessi dare anche lo zolfo e’ utile e in quale dosaggio. Le mie figlie vengono da usi frequenti di antibiotici, rispettivamente per recidive di tonsilliti da streptococco e l’altra bimba per otiti recidivanti. Grazie del consulto
    Buona giornata mamma Daniela

    1. Gent.ma mamma Daniela, va benissimo dare un probiotico alle sue bambine, ma solo se c’è anche un occhio di attenzione alla dieta, in particolare riducendo alimenti che producono muco come latte, latticini (a maggior ragione se hanno gruppo sanguineo zero o A), zucchero ed alimenti preconfezionati o industriali. Il manganese-rame può darlo anche due sole volte la settimana, sono ancora piccoline, ma si ricordi comunque di chiedere conferma al suo pediatra. Per lo zolfo forse è ancora un po’ presto, sono ancora piccole. Buon autunno 🙂

      1. Gentilissima, la risaluto nuovamente e ringrazio per la risposta data. Un consiglio: che prodotto probiotico potrei dare a mio figlio invece di soli 2 anni, fermo restando l’attenzione all’alimentazione? Con le bimbe mi trovo molto bene con Florixspore, ma lui non è ancora in grado di deglutire compresse. Se fosse gentile da potermi indicare qualche specifico prodotto o posso sostituire con es. Yogult? ( no yogurt ) . Grazie mille, il suo blog e’ molto interessante e mi sta aiutando a comprendere molte dinamiche
        Saluti Daniela

        1. Gent.ma Daniela,
          per il suo cucciolo di 2 anni può fare così: apre la capsula di probiotico Florixspore e la versa in un bicchiere di acqua fredda/tiepida, facendogliela bere almeno mezz’ora prima dei pasti. In questo modo non funziona al 100%, ma è comunque efficace. E grazie per i gentili complimenti 🙂 Susanna

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