“Perchè i fiori non funzionano con me?”

I fiori di Bach sono ormai entrati nella nostra vita quotidiana e nella nostra cultura e sono veramente molte le persone che ne hanno tratto grande beneficio. Al tempo stesso vi sono anche delle persone che pur avendoli provati con piena fiducia più volte, si sono rassegnati al fatto che “non fanno per loro” dato che nemmeno il Rescue Remedy sortisce alcun effetto.

E’possibile che i fiori scelti non siano quelli giusti o che non sia il momento adatto per risolvere quel determinato problema, ma nel mio piccolo ho trovato una serie di incredibili coincidenze che mi hanno fatto associare queste persone (a cui i fiori “non facevano nulla”) alla numerologia.
Pitagora millenni fa aveva trovato il sistema per “leggere” le persone con l’aiuto di un semplice calcolo basato sulla data di nascita e sul nome e cognome: sommando ad esempio le cifre che compongono la data di nascita e continuando a sommare il risultato che ne esce finché non si arriva ad una sola cifra, Pitagora trovò 9 tipologie di persone, ognuna con le sue ben definite caratteristiche.
In questo contesto a noi interessa il numero 4 e il numero 8, dato che entrambi possiedono un forte attaccamento alla materialità: soprattutto il 4, visto che oltretutto è anche molto scettico in tutto quello che non può vedere o toccare con mano. Diventa quindi molto chiaro che chi possiede un 8, o a maggior ragione un 4 nella sua carta numerologica, difficilmente riuscirà a credere nel potere etereo dei fiori e per lui sarà preferibile usare piuttosto gli oli essenziali o i rimedi spagyrici, altrettanto potenti a livello emotivo/spirituale.

Il discorso ovviamente può essere diverso a seconda degli altri numeri che compongono la propria carta numerologica: se presenti numeri come 2, 3, 6 o 9, l’influenza del 4 (o del l’8) sarà inferiore o quasi nulla, a meno che non sia in forte squilibrio o presenti più volte.
Per saperne un po’ di più sull’argomento della numerologia, vi consiglio di leggere il seguente articolo http://metamedicina.altervista.org/numerologia-la-nostra-data-di-nascita-ci-rivela-che/ con il quale potete anche calcolare il primo numero della vostra carta numerologica (che di solito ne contiene 3 o 4) e cioè quello che deriva dalla vostra data di nascita, assieme ad alcuni significati in breve di ogni numero.

Nota: di recente ho avuto modo di riprendere in mano lo studio dei fiori di Bach attuato con il metodo di Kramer (un genio a mio avviso) e ho notato con grande sorpresa che con la sua tabella e il metodo binario dei fiori, è possibile anche per i 4 e gli 8 sentire i fiori di Bach (anche se con la dovuta pazienza).

Se desiderate approfondire in maniera più completa ma al tempo stesso anche semplice questa affascinante scienza, paragonabile per certi versi all’astrologia (molto più profonda ma meno immediata rispetto la numerologia) vi consiglio di leggere il mio libro “Chi 6 ? Numerologia dell’anima con oli essenziali e fiori (di Bach, australiani e californiani)”, della Editoriale programma.

Articolo aggiornato il 07/05/2019

Pubblicato da Susanna

Naturopata, Consulente ed animatrice di Metamedicina, aromatologa, floriterapeuta, numerologa, scrittrice.

4 Risposte a ““Perchè i fiori non funzionano con me?””

  1. Ciao sono Alessandra,
    a me non serve nulla, nè il Rescue Remedy…. Nè i fiori australiani…. Nè la fitoterapia, omeopatia, ecc.ecc.
    Susanna tu mi conosci e sono proprio una paziente “tosta”. Un abbraccio.

  2. CiAO, mia figlia di 17 anni soffre di crampi mattutini. Ha una malattia cronica intestinale e la scuola che frequenta è piuttosto impegnativa. Una persona ci ha consigliato i fiori australiani e precisamente quelli del Baobab per equilibrare lo stato emotivo e la tensione.
    Cosa ne dite?

    1. Salve Cristina. pensare di risolvere qualcosa come i crampi matuttini (probabilmente dovuti ad un malassorbimento di minerali vista la sitazione intestinale) solo cobn Boab mi sembra (ma potrei sbagliare) un po azzardato. Allo stesso modo non posso dare una risposta mirata senza aver visto sua figlia, capendo cosa mangia, che cosa pensa, che costituzione ha, perchè altrimenti non sarebbe un approccio olistico, ma solo sintomatico. Certamente c’entra l’emotivo, anche perchè l’itnestino è il nostro cervello emotivo, quindi la ragazza sta soffrendo di un disagio di cui probabilmente nemmeno lei conosce le radici. Porporrei il protocollo di pulizia intestinale (previo parere medico, e saltando il primo punto del Tea tree e lavorando solo con i probiotici) assieme ad una integrazione di Magnesio (le bustine Mg400 della Named possono andare bene) per almeno un paio di mesi. Ci aggiungerei dei fiori partendo dalla base con l’Emergency dei Bush Flower. Ecco, questo lo vedo un buon modo per iniziare, anche se comunque è stato creato “per logica”: non ho visto e “sentito” la ragazza. Proprio per questo le consiglio vivamente di prendenre in considerazione di portarla da un naturopata che effettui anche la visita iridologica, per vedere com’è il suo terreno di base. Non costiamo poi così tanto 🙂
      Buona vita.

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