Macchie brune sulla pelle

Le macchie brune che appaiono un po’ dappertutto sul corpo dopo una certa età, sono il risultato di un accumulo di tossine (rifiuti) conosciuto anche come “accumulo di lipofuscina”, un sottoprodotto del danno dei radicali liberi alle cellule della pelle. Vengono anche chiamate “macchie del fegato” in quanto questa ghiandola è direttamente interessata alla loro apparsa.

Molti pensano che queste macchie siano innocue, ma in realtà sono una manifestazione del fatto che il fegato si trova a dover gestire un eccesso di tossine che non sa come eliminare, e quindi le pone nei tessuti meno a rischio, fra appunto cui la pelle.

Le cause possono essere svariate: alimentazione insufficiente, mancanza di esercizio fisico, eccessiva esposizione al sole, funzionamento ridotto del fegato ed uso di olii industriali. Ma anche rabbia inespressa, rancore oppure sensazione di privazione.

Oggigiorno l’alimentazione è veramente insufficiente: si consiglia di mangiare frutta e verdura almeno 5 volte al giorno, ma che frutta e verdura abbiamo a disposizione? I terreni sono essenzialmente coltivati a monocoltura con conseguente impoverimento del terreno. Le vecchie tradizioni in cui si piantavano ortaggi a rotazione, lasciando ogni 4 anni il campo a riposare con coltivazioni diverse che servivano a ri-ossigenare il terreno, non esistono più se non in alcune coltivazioni biologiche.
Quindi già di partenza gli ortaggi sono impoveriti: se poi ci aggiungiamo antiparassitari, concimi chimici che rimangono nel prodotto finale, cosa otteniamo se non un prodotto vuoto e spesso contenente sostanze a noi tossiche? Ed è inutile pelare la mela, se prima non la si immerge in acqua e bicarbonato di sodio per alcuni minuti, perché pelandola si trasporta con le mani parte dei veleni sul parte che poi mangeremo.

Aumentano le malattie, c’è sempre più gente che stà male ma nessuno vuole fare il passo verso un’alimentazione più sana; in definitiva è molto più comodo prendere i medicinali che vengono somministrati.

Parte prima: alimentazione.

Sarebbe auspicabile evitare o ridurre zucchero (preferire il malto), latte e latticini (appesantiscono il fegato per la loro digestione, preferire latti vegetali), fritti (che provocano un surplu di lavoro da parte del fegato), alcol (il cui consumo, anche moderato ma continuo, può distruggere le cellule epatiche), alimenti industriali (snack, dolci, biscotti, patatine, ecc.), bibite a base di cola, carne industriale (contenenti ormoni ed antibiotici: preferire la carne biologica che oramai si trova un po’ dappertutto).

Prediligere una dieta ricca di proteine vegetali (soia, tofu, legumi, mandorle, noci, ecc..) che includa il 50% di verdure e frutta di stagione cruda, logicamente biologica. Iniziare i pasti con l’insalata; in questo modo è molto più facile.

Scegliere con cura l’olio da tavola in quanto è sia un nutriente che un lubrificante del nostro sistema linfatico. Diamo spazio ad oli biologici spremuti a freddo, mentre evitiamo oli commerciali che costano poco e che troppo spesso contengono additivi e oli minerali che, mescolati alle molecole dell’olio, vanno ad inquinare il mesenchima (spazio intracellulare) con varie conseguenze, fra cui anche macchie cutanee.

Parte seconda: rafforzare il fegato e tutto l’organismo.

– Assumere quotidianamente un buon complesso vitaminico B: personalmente trovo molto giovamento dall’assunzione della alga Klamath, in quanto perfettamente bilanciata come vitamine e minerali. Contiene inoltre la meravigliosa clorofilla, uno dei migliori spazzini per il nostro corpo. E questo la rende a tutti gli effetti un supercibo.
– Vitamina C naturale: ormai la si trova sempre più, in particolare commercializzata da ditte come la Nutriva o il dott. Giorgini (Rosa canina in polvere). E’ un potente antiossidante e spazzino dei radicali liberi necessario per al riparazione dei tessuti.
– Tarassaco e carciofo, 2 capsule ciascuno per 2 volte al giorno.

Tutti questi integratori vanno presi duranti i pasti.

Parte terza: pulire e disintossicare il fegato.

Ottimo R7, 15 gocce a digiuno 20 minuti prima dei pasti, 3 volte al giorno per almeno 40 giorni.

Attenzione: nel momento in cui l’organismo inizia a pulire le tossine, arriva la famosa crisi di guarigione con un peggioramento dei sintomi 2-3 giorni dopo l’inizio della cura, per una durata di alcune ore come di alcuni giorni (a seconda della mole di tossine da smaltire).

Parte quarta: estetica

Un ottimo sbiancante della pelle facile da preprare, lo trovate in questo articolo.

Questo articolo non sostituisce il vostro medico.

Pubblicato da Susanna

Naturopata, Consulente ed animatrice di Metamedicina, aromatologa, floriterapeuta, numerologa, scrittrice.

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