In questa sezione verranno trattate problematiche e disturbi tipici di questa stagione ed inizialmente sarà molto ridotta; ma periodicamente verrà aggiornata ed integrata e quindi rimessa in cima a tutti gli articoli.
Come gli alberi che, perdute le foglie e dimenticata l’estate, richiudono in sé stessi tutte le loro preziose forze per farle rifiorire in primavera, anche noi dovremo fare lo stesso.
Il freddo e le intemperie infatti rendono difficile la socializzazione esterna; è tempo di interiorizzare, di condividere ma all’interno, al chiuso, meglio se con qualcosa di buono e caldo da sorbire assieme. E’ tempo quindi di crescere dentro, visto che il fuori è freddo. E’ tempo di interiorizzare la nostra anima, di tenerla al caduccio dentro di noi, di lenire le sue ferite, di curare il suo passato per permettere n primavera di spiccare nuovamente il volo.
STATO D’ANIMO
E’ molto comune in questo periodo lasciarsi prendere dalla malinconia e nei casi più avanzati anche dalla depressione; questo perché è l’inverno stesso che ci invita all’introversione e se dentro di noi ci sono problemi irrisolti è del tutto logico che si apra la strada alla tristezza. L’ideale sarebbe di non resistere e di lasciarsi andare a questo stato d’animo, permettendogli di pervadere completamente il nostro essere; questo per vedere perché, cosa c’è sotto a questo dolore, magari piangere, permettere al nostro bambino e alla nostra bambina interiore di sfogarsi, per poi abbracciarlo/a e stare poi molto molto meglio.
Un valido aiuto rimane in ogni caso sia l’olio essenziale di Limone che scaccia il buio interno e ci predispone all’ottimismo, ricordandoci in parte anche l’estate appena conclusa, e sia l’oligoelemento Litio (1 dose più volte al giorno per i primi tempi, poi ridurre gradualmente fino a d arrivare a 2-3 dosi la settimana) sotto la lingua a digiuno.
ECCESSIVA FREDDOLOSITA’
Un buon aiuto è certamente la tisana riscaldante: si mette sul fuoco un po’ d’acqua con dentro mezza stecca di cannella (che comunque è controindicata nelle persone che hanno gruppo sanguineo zero). Quando bolle la si versa in una tazza in cui è stato messo un cucchiaio di rosa canina e poi si aggiunge una grattuggiatina di zenzero e magari anche un cucchiaino di melata di bosco, ma questo quando la tisana si è già un po’ intiepidita altrimenti si perdono le sue
preziose proprietà. Un altro rimedio è quello di aiutare i reni a riscaldarsi e a ricaricarsi: alla sera posizionate una borsa dell’acqua calda nella zona dei reni e tenetela finché la sentite calda: una valida alternativa è quella di andare da un bravo agopuntore o terapeuta che vi faccia la Moxa sulla zona dei reni (la Moxa è una tecnica che posiziona in corrispondenza dei punti dell’agopuntura dei sigari di artemisia accesi: puzzano un po’ ma sono molto efficaci).
Un’altra buona idea è quella di spalmarsi alla sera e alla mattina appena alzati su tutto il corpo (o almeno nella zona lombare, zona dei reni appunto) dell’olio vegetale miscelato con oli essenziali riscaldanti (cisto, ginepro, canfora, zenzero a d esempio) nella misura di 100 gocce in 100 ml di olio vettore. Poi indossate un pigiama vecchio ed andate a dormire, oppure preparare la colazione; vedrete che il corpo assorbe l’olio, se ne nutre addirittura e non ne rimane più nulla. Questa tecnica è raccomandatissima in caso di vento (tipo la nostra Bora), soprattutto quando vi rende nervosi o rende la vostra pelle molto secca.
FEBBRE
A parte il fatto che la febbre è una meravigliosa terapia di bellezza personalizzata, se proprio non ce la fate a sopportarla usate l’argilla per sbassarla: funziona alla grande. Vedi il link:
http://metamedicina.altervista.org/tachipirina-naturale/
Provate anche a leggere il perché sia necessaria la febbre, come strumento eccezionale per eliminare le tossine:
http://metamedicina.altervista.org/tossiemia-come-il-corpo-di-ammala/
TOSSE
Con la tosse i rimedi sono veramente tanti e dipendono dal fatto se è secca o grassa (cioè produttiva). Riservandomi di approfondire l’argomento in altro momento, posso suggerirvi di provare il Bronvis del dott. Giorgini: non è uno sciroppo, e va preventivamente diluito (seguendo le modalità sulla confezione) in mezzo bicchiere di acqua (meglio se tiepida).
Cercate inoltre di umidificare adeguatamente i locali dove la persona che ha questo problema soggiorna.