Il mio primo incontro con Claudia Rainville

Di Lidia Vittonetto (traduttrice ufficiale di Claudia)

Il mio primo incontro con Claudia è stato buffo quanto emozionante, soprattutto ripensandoci adesso. Io avevo da un po’ chiesto se potevo essere la sua interprete dato che quello era sempre stato il mio lavoro primario. Angela, la persona che all’epoca organizzava i seminari di Claudia mi aveva detto che se avessero avuto bisogno mi avrebbe chiamata. Io aspettavo, senza troppe attese, ma pensavo comunque che, se mai fosse successo, mi avrebbero avvisata con un certo anticipo. Invece un sabato di fine autunno del 2006 alle tre del pomeriggio ricevo una telefonata da Angela che mi chiede se sono disponibile per tradurre Claudia ad una conferenza. Naturalmente le dico di si ma poi quando le chiedo quando lei mi risponde “oggi alle cinque!”. Nella mia mente faccio due calcoli e mi rendo conto che io sono a Bergamo e dovrei essere a Torino per le cinque, un’assurdità! Credo che in quel momento sia iniziato il mio rapporto con Claudia, avrei potuto rifiutare e ancora oggi non so come sarebbe andata poi la mia vita, se avrei avuto altre occasioni, se sarei comunque diventata la sua traduttrice per altre vie, chissà. Però nel qui e ora di quel momento dovevo prendere una decisione e la mia anima, senza neanche lasciare spazio al cervello mi fece rispondere “Ok dammi l’indirizzo”.
Solo dopo aver riagganciato mi resi conto dell’assurdità, ma ormai non c’era più tempo, ero in ballo e dovevo ballare, era una di quelle cose che accadono raramente nella vita e in cui sai che stai facendo la cosa giusta. Saltai letteralmente in macchina e arrivai a Torino appena in tempo. Lì però dovetti aspettare Claudia che, a sua volta, era a Chambery e che era stata avvisata tardi anche lei per cui stava affrontando lei stessa un viaggio lungo e abbastanza improvvisato.
La traduzione poi andò bene anche se io, abituata a tutt’altro genere di traduzione e di oratori e cercando di essere professionale al massimo ero rimasta dietro il grande tavolo seria e molto agitata…..Solo molti anni dopo raccontai a Claudia di com’era andato il nostro primo incontro e lei, con mia sorpresa e gioia, si emozionò molto nel sentire quanto importante fosse stato per me quell’incontro e mi disse che anche lei, senza sapere il perché, anche se era sul punto di rimandare l’incontro per vari motivi pratici, aveva sentito che doveva esserci. Credo che ci siano incontri obbligati nella nostra vita e quello che ho avuto con Claudia è uno di questi.
Adesso ormai mi rendo conto che quando la traduco non faccio più alcuno sforzo e la cosa più bella è sentirmi dire che la traduzione non si sente più, che la sintonia tra di noi è così grande che vibriamo sulla stessa energia. E dico questo senza orgoglio né vanto, ma con tanta gioia e gratitudine. Ho imparato a conoscere Claudia nella sua connessione con quella meravigliosa energia della Metamedicina che le permette di insegnarci e guidarci nel risveglio della nostra coscienza e ho il grande dono di crescere e imparare tanto standole accanto sia per la mia vita che nell’aiuto all’altro. Però ho imparato anche a conoscere Claudia nella sua parte umana, in cui ognuno di noi vive quotidianamente e proprio per questo sento con lei un legame profondo anche di amicizia e di cuore. Claudia nella sua purezza e io nella mia ingenuità formiamo una coppia che a volte fa sorridere, chi ci sta vicino e ci vuole bene spesso ci prende bonariamente in giro e noi stiamo al gioco volentieri, perché come dice sempre Claudia “la vita è gioia e essere se stessi è gioia”. Non a caso mi ha passato la conduzione di un suo seminario “La gioia di essere se stessi” che sento mio proprio in questa leggerezza “profonda” di liberare l’anima dai pesi e dalle convinzioni sfavorevoli. Claudia mi ha detto di scrivere un giorno un libro su tutti gli episodi che abbiamo vissuto insieme e nei quali come due ragazzine ci siamo divertite ridendo alle lacrime e chissà magari lo farò. Intanto continuerò a essere al suo fianco con tutto il mio amore e la mia gratitudine diffondendo il suo messaggio anche quando lei non è fisicamente qui in Italia, ma nei suoi spostamenti in giro per il mondo. E auguro a ognuna delle persone che la incontra e la conosce di vivere con lei un rapporto speciale che possa dare luce alla sua vita così come ha fatto con la mia.

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