E’ la pianta principe dell’apparato respiratorio, lo si usa sia in acuto e sia nel cronico, con buoni risultati.
Perché, come dice il mio insegnante di Spagyria : “I koala non tossiscono” 🙂
I suoi effetti sono: Decongestionante per le affezioni catarrali (anche per seni frontali), Bronchiti (produttive, che producono catarro: lavora in profondità), Stasi secrezioni bronchiali (con Issopo), Balsamico, Espettorante Antiasmatico (asma bronchiale nell’attacco acuto), Enfisema polmonare, Tubercolosi polmonare
Ma anche: Rinite, Rinite allergica, Sinusite, Sinusite allergica, Congestione nasale (con Pino Spagyrico), Raucedine (con Ginepro Spagyrico).
Lo si usa anche in caso di Morbillo o Varicella.
A livello emotivo, è indicato in caso di timidezza, mancanza di apertura, resistenza al darsi, antisociale.
Il rimedio Spagyrico che prediligo è la quintessenza (QE) della Alkaest.
L’uso indicativo è 3-4 gocce per tre volte al giorno su poco zucchero o miele, od anche in un cucchiaino di olio vegetale alimentare. Meglio a digiuno e lontano dai pasti.