Intossicazione da Alluminio

Al giorno d’oggi l’80% delle persone che esegue un test del mineralogramma dei capello(*) scopre di essere intossicato di alluminio. La percentuale è da brivido. Questo perchè al giorno d’oggi l’alluminio viene usato a sproposito in grandissime, enormi quantità nei campi alimentare, medicinale e cosmetico.

Basti vedere che lo troviamo nelle pentole di alluminio (maggiormente usate nelle mense e nei ristoranti), nelle lattine di bibite (anche una sola al giorno, porta all’intossicazione), nei tetrapak del latte (anche di soia, di riso e di mandorle), nel mini-brik di succhi di frutta, nei tubetti di dentifricio (tranne quelli in plastica ovviamente), nella carta argentata, nelle carte argentate che contengono alimenti (burro, biscotti anche biologici, ed altro ancora), nei contenitori di medicinali (i famosi blister), negli antiacidi (Maalox, Mylanta, Riopan, Alka-Selzer, ecc..), negli antitraspiranti, in alcuni deodoranti, nel lievito chimico per dolci (che talvolta può contenere anche il piombo….), nei cosmetici (rossetti, phard, matite, ecc.), negli acquedotti (usato per rimuovere le impurità), nella farina bianca (lo usano per raffinarla) e nei formaggi non bio (durante la loro lavorazione).

Diventa quindi importante imparare a leggere le etichette di quello che si acquista: in fin dei conti un cosmetico, come pure un deodorante, non viene acquistato ogni giorno. E’ bene anche sapere che esistono persone maggiormente sensibili a tale metallo, ed altre invece meno sensibili che inspiegabilmente non lo accumulano nell’organismo.

Alcuni degli effetti di un’intossicazione sono: disturbi nell’apprendimento (soprattutto i bambini), confusione, disorientamento, perdita della memoria, coliche intestinali, mal di testa, bruciori di stomaco e coliti (il mal di pancia dei bambini?), avversione per la carne, anemia, carie, ipoparatiroidismo, disfunzioni renali, disfunzioni del fegato, osteomalacia, aggravamento morbo di Parkinson. Provoca soprattutto danni a livello cerebrale interferendo anche con alcuni neurotrasmettitori: sembra infatti essere una concausa del morbo di Alzheimer.

Il suo assorbimento dipende da alcuni fattori, quali i livelli di minerali e vitamine antagonisti, in particolar modo la vitamina C, il calcio e il fluoro. Quindi, dopo aver individuato e rimosso le sorgenti di esposizione, potreste integrare la vostra dieta cercando di privilegiare i nutrienti che lo eliminano dall’organismo.
Gli alimenti più ricchi di vitamina C sono: alcuni frutti freschi (quelli aciduli come agrumi, ananas, kiwi, fragole, ribes, ciliegie ecc.), alcune verdure fresche (lattuga, radicchi, spinaci, broccoletti ecc.), alcuni ortaggi freschi (broccoli, cavoli, cavolfiori, pomodori, peperoni) e tuberi (patate soprattutto se novelle).
Uno degli alimenti più ricchi di calcio in assoluto è il latte di vaccino assieme ai suoi derivati, ma in assenza di magnesio risulta scarsamente assimilabile. Altri alimenti con buone dosi di calcio sono l’equiseto, il rosmarino, il basilico, la menta, gli spinaci e la farina di soia. In particolare un ottimo rimineralizzante è la polvere di equiseto miscelata con altrettanta quantità di miele di castagno (1 cucchiaio due volte al giorno).

E’ molto difficile determinare l’intossicazione di alluminio dall’esame del sangue, in quanto solitamente si accumula maggiormente nel cervello, nei polmoni, nella tiroide, nel fegato e nelle ossa. Attualmente il modo migliore per scoprire i metalli pesanti e il mineralogramma del capello, il Vegatest(**) oppure il test di kinesiologia applicata(***), che usati efficacemente da medici e terapeuti, possono evidenziare la presenza di tale metallo nel nostro corpo per poi darci dei consigli mirati su come eliminarlo.

(*) Il mineralogramma del capello (TMA) è un’analisi effettuata sulla base di un’analisi computerizzata due-tre ciocche di capelli e che permettono di fornendo lo stato energetico, endocrino e generale dell’organismo in toto, trova eventuali metalli pesanti presenti nel corpo e fornisce una dieta assieme ad una terapia personalizzata.

(**) Il VegaTest è un’apparecchiatura tramite la quale è possibile “interrogare” l’organismo per reperire le informazioni necessarie per il ripristino della salute.

(***) E’una terapia alternativa che si fonda sull’utilizzo del cosiddetto test muscolare e che consentirebbe di valutare la risposta del sistema nervoso della persona a fronte di differenti fattori (alimenti, metalli pesanti, postura, emozioni, ecc.).

BIBLIOGRAFIA
Il libro completo dei minerali per la salute – ed. Giunti – J.I. Rodale e collaboratori
Secondo Natura – ed. Longanesi – P. Balch
Minerali e metalli pesanti – Rainer – Ed. CorpoVerde
Metalli Tossici – P.Eck, L. Wilson – Ed. Sinai
Come difendersi dai metalli pensati –Luca Fortuna – Xenia ed.

Pubblicato da Susanna

Naturopata, Consulente ed animatrice di Metamedicina, aromatologa, floriterapeuta, numerologa, scrittrice.

2 Risposte a “Intossicazione da Alluminio”

  1. Buongiorno sono Tiziana volevo un informazione è dal 2002 che faccio uso di capsule di zinco sia solfato che wilzin x malattia di Wilson volevo sapere se smetto di assumere x 10 giorni assunzione di 3 capsule da 50mg di Wilzin nell’esame delle urine e sangue mirato x sapere se ne faccio uso può risultare che ho smesso???
    Grazie
    Cordiali saluti

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